Insegnare agli adulti: English for grown-ups

corsi di lingue per adulti

Chi pensa di intraprendere la carriera dell’insegnante di lingue per adulti deve prima di tutto chiedersi chi saranno i suoi studenti. L’età conta? Ebbene, sì.

Da quando mi occupo di formazione per adulti posso dire di aver visto tantissime classi diverse, ma tutte avevano delle caratteristiche comuni. 

Il mio obiettivo non è stabilire se insegnare agli adulti sia o non sia più semplice di insegnare a bambini e ad adolescenti. 

Ma ci sono delle criticità che vanno prese in considerazione se gli allievi sono over 18, in particolare se la materia d’insegnamento sono le lingue straniere.

Perché imparare una lingua straniera da adulti?

Le motivazioni sono di solito due: divertimento o necessità. All’insieme divertimento appartengono la voglia di viaggiare, la passione per la musica, un parente/amico straniero con cui comunicare, la volontà di leggere o guardare un film in lingua, il fascino per una cultura diversa dalla propria. L’insieme necessità invece è quello che comprende il dover conoscere una lingua straniera per poter accedere a un posto di lavoro o per migliorare le proprie competenze professionali, un prossimo trasferimento all’estero, la volontà di seguire i figli nello studio, il bisogno di poter accedere a delle informazioni anche in lingua straniera.

Lo studente adulto: croce e delizia

Conoscere i bisogni dello studente è fondamentale ma ci sono altri fattori e difficoltà da non perdere di vista. Provo di seguito a elencare quelle che a mio avviso e secondo la mia esperienza sono le variabili da tenere sempre presente:

la motivazione

Per quanto un adulto si impegni economicamente per poter frequentare un corso di lingua, per quanto grande sia il suo entusiasmo iniziale, la sua motivazione può vacillare molto facilmente. Ci sono diverse ragioni per un allievo perde l’interesse: altri impegni che lo preoccupano, non vedere subito dei risultati, non sentirsi parte di un gruppo classe, appartenere a un livello più alto o più basso rispetto agli altri, non apprezzare il ritmo della lezione o i temi trattati.

La motivazione può essere stimolata dall’insegnante, ma solo in parte. Infatti, è vero che è compito del docente fare tutto il possibile per stimolare l’attenzione, la partecipazione e l’interesse, ma se lo studente adulto non ha veramente intenzione di impegnarsi, difficilmente riuscirà ad ottenere dei risultati.

la costanza

Ci sono adulti molto costanti, sopratutto coloro che si iscrivono dopo la pensione e quindi hanno più tempo libero da dedicare alla pratica e all’esercizio. 

Gli studenti adulti sono, come direbbe una mia amica e collega, “peggio dei bambini”. Talvolta prendono il corso sottogamba sperando di fare affidamento solo sulle conoscenze pregresse e dedicando poco impegno al corso oltre alle ore passate in classe.

Ai miei allievi ripeto spesso che imparare una lingua è come correre una maratona: non riuscirai mai a correre 42km consecutivi, se ti alleni raramente o senza mettere alla prova le tue capacità e la tua pazienza. Aver studiato inglese per cinque anni alle superiori per poi abbandonarlo per altri dieci significherà ricominciare tutto (o quasi) da capo. La buona notizia è che la mente (come le gambe) se allenata con costanza, dà sempre ottimi risultati.

il background

Quando una maestra insegna a una prima elementare tutti i bambini hanno la stessa età, più o meno lo stesso livello di conoscenze e più o meno lo stesso “percorso scolastico” alle spalle. 

Le classi di adulti sono invece molto eterogenee per età, livello di istruzione, obiettivi, provenienzaCapire chi si ha di fronte e come interagire con ciascuno di loro e con l’intero gruppo richiede il tempo di alcune lezioni ma soprattutto un grande spirito di osservazione. Grazie alle presentazioni il primo giorno è già possibile informarsi su quali sono i loro hobby, da dove vengono e che cosa si aspettano dal corso.

il gruppo 

L’impresa più ardua per l’insegnante è sicuramente quella di “fare gruppo” ovvero, di rendere tanti individui una classe. Ci vuole pazienza, inventiva e carisma. Si può sicuramente lavorare con una decina di persone che si fanno tutte gli affari loro e condividono soltanto un impegno di due ore una volta a settimana. Ma quando c’è il gruppo è tutto un altro vivere. E non solo per l’insegnante. Al docente il compito di creare delle situazioni di condivisione, di gioco e di divertimento per sciogliere la tensione. 

 

Se sei anche tu un’insegnante di lingue per adulti, fammi sapere la tua, mi farebbe molto piacere confrontarmi con te!

Se invece vuoi saperne di più su i miei corsi online o in classe ti rimando a questa pagina.

E ricorda:

“Anyone who keeps learning stays young.”

 

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